Con sentenza del 02/03/2017 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia per violazione degli artt. 2, 3 e 14 della Convenzione.
Il caso riguarda fatti di violenza endofamiliare subiti dalla ricorrente ad opera del marito che si sono conclusi con l’evento tragico della morte del figlio.
Le autorità italiane non hanno posto in essere atti positivi a protezione dell’incolumità della ricorrente e del figlio deceduto e, malgrado fossero a conoscenza della situazione di degrado e di violenza all’interno della famiglia ad opera del coniuge della Sig.ra Talpis, non hanno agito prontamente.
Nel sito della Corte è disponibile una traduzione non ufficiale della sentenza.
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