Tortura: nuova condanna dell’Italia dalla CEDU

Tortura: dopo la prima condanna nel caso Cestaro c. Italia  del 7 aprile 2015 e quella successiva nel caso Bartesaghi, Gallo e altri c. Italia del 22 giugno 2017, due nuove sentenze sfavorevoli al nostro paese per i fatti avvenuti nella notte tra il 21 ed il 22 luglio 2001 durante il G8 di Genova.

Si tratta dei casi Blair and Others c. Italia (casi nn. 1442/14, 21319/14 e 21911/14) e Azzolina altri c. Italia (casi nn. 28923/09 e 67599/10), nei quali l’Italia è stata condannata per violazione dell’art. 3 della CEDU che proibisce la tortura ed i trattamenti inumani e degradanti.

La recente e travagliata introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura previsto dall’art. 613 bis del codice penale ha lasciato insoddisfatti numerosi commentatori che ritengono la nuova fattispecie insufficiente a riequilibrare la relazione asimmetrica che intercorre fra chi legittimamente detiene il monopolio della forza e chi subisce le conseguenze di un suo impiego abusivo e arbitrario. Alcuni ritengono che la norma non sia sufficiente a garantire l’adeguamento della normativa interna agli obblighi internazionali assunti dall’Italia.

Nell’ambito dell’Assemblea generale dell’Associazione, i Giuristi Democratici, che hanno più volte sollevato dubbi sull’opportunità e sull’efficacia della norma durante il lungo e travagliato iter della sua approvazione, promuovono una tavola rotonda multidisciplinare per esaminare le possibili ricadute della nuova normativa sul piano processuale ed economico-sociale.

Questo il programma dei lavori

Il seminario si svolgerà a Roma il prossimo 28 ottobre dalle ore 14,45 alle 18,00 presso la Città dell’Altra Economia (Largo Dino Frisullo)

E’ stato richiesto l’accreditamento al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per i crediti formativi

Per informazioni e prenotazioni: giur.dem.roma@gmail.com

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