Basta con questo stillicidio di provvedimenti. Sospendiamo tutto ed aspettiamo che passi.

“Ha da passà a nuttata”, disse il grande De Filippo in una famosa scena di Napoli Milionaria.

E’ proprio i caso di dirlo siamo tutti in una situazione di sospensione ed attesa, appesi ai dati dei nuovi contagi, dei decessi e delle guarigioni. Il mondo della giustizia ha vissuto una fase iniziale di incredulità e poi di timore, dopo che si sono presentati i primi casi di contagio a Milano e a Napoli tra gli avvocati, i magistrati ed il personale delle cancellerie. Si sono quindi susseguiti una serie di provvedimenti che invitavano soprattutto alla cautela ed al rispetto di alcune basilari norme di comportamento. Purtroppo le strutture degli uffici giudiziari non sono sempre modernissime e molto spesso la manutenzione, soprattutto dei servizi igienici, lascia molto a desiderare.

Prima l’Ordine degli Avvocati di Napoli e poi l’Organismo Congressuale Forense hanno proclamato l’astensione degli avvocati dalle udienze, provvedimenti doverosi a tutela della salute degli avvocati e di tutti coloro che entrano in loro contatto.

La procedura di astensione tuttavia è estremamente farraginosa, se si vuole giustamente evitare di andare comunque in udienza a verbalizzare la propria adesione. Nel civile ad esempio è necessario avvisare via PEC i colleghi che assistono le controparti e depositare in cancelleria un atto con il quale si comunica la propria intenzione di astenersi.

Come si legge nel codice di autoregolamentazione dell’astensione degli avvocati e nel vademecum pubblicato dell’OCF, ai sensi dell’art. 3 comma 2 l’adesione all’astensione potrà essere comunicata con atto scritto trasmesso o depositato nella cancelleria del Giudice o nella segreteria del pubblico ministero oltreché agli altri avvocati costituiti, con espressa deroga al termine di due giorni, in considerazione delle ragioni di pericolo sanitario sottese all’astensione.
Le ragioni per cui è stata indetta l’astensione inducono a preferire le modalità di comunicazione dell’adesione che consentono di non partecipare alle udienze:
– con deposito di istanza / memoria generica (contenente la dichiarazione di adesione come da modulo allegato alla presente) avendo cura di specificare nel campo “ note per il cancelliere” la dicitura “ADESIONE
ALL’ASTENSIONE” nel fascicolo telematico del processo, avendo cura di
provvedere in tal senso per ogni singola causa e inviandola a mezzo pec agli altri difensori costituiti;
– in alternativa, potrà essere inviata la predetta dichiarazione di adesione a
mezzo fax alla cancelleria del Giudice della causa sempre inviandola a
mezzo pec ai difensori costituiti.
Il Giudice dovrà disporre il rinvio anche in caso di adesione all’astensione da parte di un solo difensore e nonostante la mancata adesione da parte degli altri difensori costituiti.

Questa sera mi è stato inviato un provvedimento del Presidente della Corte di Appello di Roma che autorizza l’Ufficio Unep a ricevere, dal 7 al 14 marzo, i soli atti “Ultimo Giorno”, ovvero quelli in scadenza lo stesso giorno della presentazione all’UG per la notifica, e gli atti “Urgenti Urgenti” che sono quelli in scadenza nelle 24 ore successive.

Provvedimento UG Roma

Da quanto si apprende da una lettera inviata dal Presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Roma alla Presidenza della Corte d’Appello di Roma ed all’Ufficio UNEP, ha avuto concreta esecuzione a partire da questa mattina la drastica riduzione dell’orario di ricevimento degli atti ad una sola ora dalle 8,30 alle 9,30 . Gli UG romani inoltre non notificheranno gli atti “non giudiziari”. Si tratta di una sostanziale sospensione di gran parte delle attività degli ufficiali giudiziari romani tutta a danno dell’utenza.

Lettera Presidente Galletti

Un altro provvedimento che, evidentemente, intende dare una risposta alle preoccupazioni degli operatori ma che purtroppo aggiunge disagio ed incertezza.

Non sarebbe più logico e coerente prendere definitivamente atto, anche nel pianeta giustizia, che il nostro paese sta vivendo un’emergenza e quindi sospendere le attività degli uffici giudiziari almeno per un mese, con sospensione dei termini processuali, fatti salvi ovviamente gli atti e le attività indispensabili, indifferibili ed urgenti ?

Ha da passà a nuttata.

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